venerdì 21 marzo 2008

Preghiera

Ho trovato questa bella preghiera sullo stipide della chiesa il giorno del Venerdì Santo:


"Se tu, Signore, avessi soltanto parlato,
o soltanto fatto miracoli, avrei solo scoperto la tua grandezza
e insieme la mia piccolezza.
Mi saresti apparso un Dio inaccessibile,
diverso, lontano da me.
Invece ti ho accolto e ti ho amato
perchè hai sofferto
angoscia e sudore di sangue.
Nella tua sofferenza
ti ho visto come uno di noi.
Nel dolore non sei un superuomo,
ma uno come me.
La croce ti ha fatto paura
come fa paura a me.
Il dolore ti ha fatto dire cose
che non avresti mai voluto dire,
come accade anche a me.
Sei della mia razza,
fasciato della mia stessa debolezza
ed hai un cuore che si stanca come il mio.
Sei il Dio del cielo e della terra,
ma sei voluto diventare mio fratello
nel dolore e nello scoraggiamento,
nella paura e nella morte.
Per questo ti sento incollato alla mia pelle
e ti amo come non ho mai amato nessuno.
Sei uno di noi, ma non sei mai separato dal Padre:
per questo hai la forza di alzarti
e di andare incontro alla morte.
Insegna anche a me, Signore, a non rimanere per terra
quando il dolore mi sconquassa.
Insegnami a pagare il prezzo del dolore
perchè possa comprare la vita.
E partecipando al quotidiano travaglio del mondo,
che geme e soffre in attesa del parto,
che possa vivere il mistero della vita
che ogni giorno viene. Amen"

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