martedì 19 febbraio 2008

MAMMA

C'erano due donne che non si erano mai conosciute una non la ricordi l'altra la chiami mamma. La prima ti ha dato la vita la seconda ti ha insegnato a viverla. La prima ti ha creato il bisogno d'amore la seconda era lì per soddisfarlo. Una ti ha dato la nazionalità l'altra il nome. Una il seme della crescita l'altra uno scopo. Una ti ha creato emozioni l'altra ha calmato le tue paure. Una ha visto il tuo primo sorriso l'altra ha asciugato le tue lacrime. Una ti ha lasciato, era tutto quello che poteva fare. L'altra pregava per un bambino e il Signore l'ha condotta a te. E ora mi chiedi la perenne domanda: eredità o ambiente, da chi sono plasmato? Da nessuno dei due. Solo da due diversi amori. (Madre Teresa di Calcutta)

"Possiamo nascere per errore, possiamo nascere senza amore, possiamo essere abbandonati per paura, possiamo essere lasciati anche per amore, ma sicuramente diventiamo "figli" solo quando una nuova mamma e un nuovo papà ci stringono al loro cuore. La nostra vita è cominciata per caso, la nostra vita si trascina, vive come un fiore che attecchisce anche nel deserto o su una roccia senza che nessuno se ne curi, senza che nessuno si accorga di lui. La nostra vita sboccia solo quando la mano della nostra mamma ci asciuga la lacrima che solca la guancia che nessuno ha mai accarezzato , quando il papà ci racconta una favola che le nostre orecchie non hanno mai ascoltato. Il deserto arido si trasforma in un giardino pieno di fiori, la nostra gioia esplode quando possiamo gridare la parola "Mamma", quando lei ,anche solo con un sorriso od uno sguardo, ci dice " io ci sarò sempre " Nel nostro cuore però ci sarà sempre un piccolo angolo per chi ci ha dato la vita , per chi, forse anche per amore ha rinunciato a noi, per chi, forse, ancora oggi , ha nel suo cuore un piccolo angolo per noi".

"Signore ti ringrazio, perché oggi nascerà mio figlio lontano da me ma già in me e io per lui . Insegnagli la strada di casa illuminandola di sole, perché sia più breve il suo cammino, più dolce l'attesa . Fa che non abbia paura la notte, ne' freddo o fame, che sia morbido il suo cuscino e tènere le mani che la toccheranno parlandole delle mie carezze. Digli che l'amo anche se non conosco ancora il suo nome, i suoi occhi o il suono della sua voce. Signore ti prego, fa che un giorno mio figlio possa perdonare per il buio, il vuoto e l'attesa del mio abbraccio caldo dove poter riposare".
Poesie pubblicate su richiesta della mia amica Gianna!