Dopo tanti anni...
Dopo tanti anni mi rifaccio viva sul mio blog...dopo tanto pregato, tanto sperato, tanto ricevuto.
Con una ricchezza nel cuore lotto tra le difficoltà della vita fatte di incomprensioni, litigi, delusioni, voglia di pace, di gioia, di amore, di BENE.
Torno dopo tanti anni perché capitando sul blog di Gigi Avanti leggo questo testo che mi ha molto colpita e penso al mio caro blog aperto tanti anni fa per cercare di colmare qualcosa che mi manca, che non capisco, di trovare delle risposte ai miei dubbi e perché spinta da una voglia di ricerca nel cuore.
Una ricerca in parte colmata ed in parte no. Una strada da continuare a percorrere, un percorso da continuare ad intraprendere giorno dopo giorno per comprendere meglio me stessa, accettare gli altri ma soprattutto trovare la strada affinché possa anch'io dire "ho combattuto una buona battaglia"!
UNA BOCCATA D’OSSIGENO dal blog http://www.gigiavanti.com
PER UNA SPIRITUALITA’ DELLA TENEREZZA (tra coniugi ed oltre…)
I frutti (doni) della pianta sono il comportamento finale visibile di tutto un processo nascosto operato dalle radici.
Allo stesso modo si potrebbe dire del comportamento umano. Esso è la parte visibile di tutto un processo interiore nascosto operato dall’anima ben radicata in Dio.
Una fulminante espressione della Familiaris Consortio (1981 – n.19) recita così: “I doni (frutti) dello Spirito sono comandamento di vita”.
L’esortazione generica a “comportarsi bene” sale di livello facendoci concludere che i buoni comportamenti sono quelli improntati a amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé.
In concreto dovrebbe accadere questo:
AMORE (preferisco riceverlo o mi impegno anche a darlo… senza farlo troppo pesare?)
GIOIA (riesco a tradurre in sorriso l’amore che dico di avere o sono lamentoso e serioso?)
PACE (cerco di essere persona di pace evitando le guerriglie domestiche con armi sofisticate?)
PAZIENZA (so attendere i tempi di Dio senza bruciarmi in nervosismi e pretese?)
BENEVOLENZA (so volere il bene degli altri – ed anche il mio – senza presunzione?)
BONTA’ (so essere “frutto buono”, quindi amabile, facilitando all’altro di amarmi?)
FEDELTA’ (so mantenere le promesse fatte, senza se e senza ma, costi quel che costi?)
MITEZZA (come sono messo con comportamenti intrisi di arroganza, prepotenza, supponenza?)
DOMINIO DI SE’ (so tenere in equilibrio armonico corpo e spirito, moderando gli impulsi?)
Può essere curioso notare come anche i VIZI CAPITALI fossero inizialmente in numero di nove (ridotti, non si sa come e quando, a sette): superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia accidia… menzogna e paura.
Da non dimenticare che, secondo la teologia spirituale biblica (Sapienza e San Paolo), è l’invidia il vizio principe (“Per invidia del diavolo entrò il male nel mondo”). L’invidia ha mille volti e si camuffa al punto da non riuscire a riconoscerla. Consiste essenzialmente nel non essere mai contenti di quello che si è e di quello che la vita ci offre e di irritarsi a morte della contentezza o della situazione esistenziale di altri... pretendendole per sé nella medesima misura. Facili le conclusioni da trarre nell’ambito delle relazioni familiari.